“Diamo atto al Governo di aver lavorato nei cosiddetti “Mille giorni” per arrivare al  rinnovo del contratto dei pubblici dipendenti e concordiamo con l’auspicio di chiudere la questione con la firma entro l’anno”. Lo dichiara in una nota Nicola Turco, aggiungendo tuttavia che “affinché ciò sia possibile è necessario che venga rispettato il contenuto dell’accordo dello scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati confederali”. 
Turco puntualizza che “sono tre i punti fondamentali sui quali il Governo deve intervenire. In primis va assicurato ai lavoratori l’aumento medio di 85 euro, che deve riguardare  esclusivamente  il trattamento economico fondamentale, quindi occorre trovare la soluzione normativa nonché le risorse per salvaguardare il ‘bonus’ degli 80 euro ed infine va restituito alla contrattazione il ruolo attivo che l’ha contraddistinta nel lungo, positivo percorso della privatizzazione degli anni ’90”. 
Turco sottolinea che “per consentire la chiusura della trattativa entro l’anno è necessario che già in questo mese il Ministro Madia  perfezioni il lavoro già fatto con la predisposizione dei decreti legislativi correttivi di quelli già emanati in materia di riforma della P.A. al fine di superare le discrasie tra il citato accordo del 30 novembre e la direttiva emanata sul rinnovo dei contratti”, concludendo che: “attraverso il rinnovo dei contratti ed il ripristino di relazioni sindacali basate sulla contrattazione va data una risposta a chi ha cercato di affossare la Pubblica Amministrazione con scelte inique e fallimentari”.
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