Solo azioni di propaganda “psicologica”!


Striscia la Notizia continua il suo attacco mediatico nei confronti dell’Agenzia delle Entrate anzi no, nei confronti dei Lavoratori del fisco!
Mesi e mesi di stillicidio mediatico, dove gli ultimi servizi effettuati dai pittoreschi inviati, sono divenuti ormai un mirato attacco ai Funzionari dell’Agenzia delle Entrate, che a parer loro, svolgono la funzione in maniera errata o, peggio, vessatoria nei confronti dei contribuenti.
Adesso, all’interno dei servizi si spendono parole inaccettabili e dirette esclusivamente ai singoli lavoratori ritenuti responsabili diretti di questi paventati errori.
Nei servizi si enfatizza il concetto del “chi sbaglia deve pagare!” criminalizzando così tutti i colleghi e pretendendo un sistema sanzionatorio più ferreo che punisca il lavoratore “colpevole” dell’errore.
In più Striscia, conoscitrice del sistema paese poco chiaro e trasparente, che non evita e non contrasta realmente ma “naviga” all’interno di esso, stimola la polemica intervistando membri della Commissione Finanze, chiedendo loro se è corretto o meno punire chi sbaglia! (es.: puntata del 10 maggio u.s.)
Con Striscia sempre consapevole che nessun politico, preso per strada mentre di corsa va chissà dove, mai risponderà differentemente da quanto chiesto!
Senza pensare (sarà vero?) se il politico di turno abbia realmente capito di cosa si parla anzi, peggio, su cosa stanno loro chiedendo una risposta così dirompente!
Senza dire, mai, che le norme fiscali italiane, che molti possono ritenere vessatorie, non le fa il Funzionario (lavoratore) ma il governo di turno e che i governanti di turno, sempre, chiedono (pretendono) dalla stessa Agenzia delle Entrate di recuperare più gettito possibile per far quadrare il bilancio di un sistema paese disintegrato, certamente, non dai lavoratori.
A prima vista, ovviamente, tutte le persone cha guardano questi servizi si troveranno concordi con quanto affermato all’interno degli stessi, dando però un giudizio approssimativo e grossolano (chiaro auspicio da 8 milioni di audience di Striscia) non conoscendo minimamente le realtà lavorative in cui operano tutti i colleghi con il chiaro atteggiamento da “caccia alle streghe”.
Prendendo spunto da uno studio effettuato dallo psichiatra Dr. Marco Cannavicci, sembrerebbe quasi che i servizi, così come vengono “montati” per la trasmissione, non riportino la vera “realtà” in cui operano i nostri colleghi. Invece, parrebbe, come sempre afferma il Dr. Cannavicci, “una operazione psicologica nei conflitti asimmetrici” a cui facciamo riferimento nell’inciso di seguito riportato dove, a nostro parere, viene perfettamente spiegato cosa sta accadendo oggi, dal punto di vista mediatico, contro i lavoratori del fisco:
“Le tecniche più comuni utilizzate per influenzare l'atteggiamento e l'opinione pubblica sono: l’uso mirato dei giornali, della radio e della televisione per condizionare la percezione pubblica dei vari eventi in modo voluto; la fabbricazione di "notizie" ad hoc per riferire degli eventi che vengono organizzati; l’uso mirato degli “opinion leaders” per suggestionare le idee dell’opinione pubblica; la diffusione di comunicati stampa adattati secondo gli interessi strategici da difendere.

Le stesse tecniche sono utilizzate normalmente dalle aziende che vogliono difendere i loro interessi commerciali ed anche dai movimenti politici.

Le operazioni psicologiche ottengono il loro massimo effetto con le persone che ripongono una cieca fiducia nelle autorità, che abbiano una bassa scolarizzazione, accettino le informazioni in modo acritico e non hanno uno specifico desiderio di capire le proprie idee e le proprie motivazioni.
Le informazioni che vengono selezionate ed inviate in modo mirato verso di loro per influenzare le loro emozioni, le loro motivazioni, indebolire il loro ragionamento obiettivo ed infine condizionare il comportamento delle organizzazioni, dei gruppi e degli individui.”


Secondo la UILPA Entrate è proprio questo che sta accadendo!


Eravamo partiti dal “diamo fuoco ai funzionari” e siamo finiti al “lapidiamoli in pubblica piazza”!
Così da generare un chiaro e pericoloso messaggio distorto, peraltro avvalorato da esponenti della politica, con Striscia che curiosamente sceglie quando il pensiero dei politici è corretto (solo per l’Agenzia delle Entrate) e quando scorretto (tutto il resto delle volte).
Ma Striscia come mai non si chiede, venendo meno al rispetto dei cittadini che ogni sera seguono il programma, di quella politica che chiede sempre maggiori sforzi per il recupero dell’evaso a tutti i lavoratori del fisco? Perché non spiega (gravissimo errore di mancata democrazia comunicativa) che ci sono norme fiscali vigenti a cui il Funzionario deve obbligatoriamente attenersi e che c’è una pressione, ogni anno sempre più elevata, nelle lavorazioni giornaliere da effettuare e da nascondere dietro lo slogan “dobbiamo fare lotta all’evasione” attraverso numeri, numeri e numeri, causando così un evidente rischio per il Funzionario, che vede innalzarsi il livello di rischio di errori?


Invece Striscia che fa?


Scarica (facile) la colpa sui lavoratori (l’ultima ruota del carrozzone fiscale Italiano) equiparandoli a degli aguzzini!
La UILPA Entrate ritiene che le informazioni che vengono date nei servizi televisivi non sono altro che “una operazione psicologica nei conflitti asimmetrici”!
Sia chiaro però a tutti (magari anche a Striscia, magari…) che questo documento non è una difesa di una “casta”, perché pur consapevoli che sia giusto “punire” chi sbaglia, questo deve avvenire (ed avviene certamente vedere i dati ANAC) quando gli errori vengono fatti in malafede, con dolo, con interessi corruttivi!
Qui invece Striscia, per puro audience (forse anche per altro genere di fastidi) sta fomentando l’annientamento di lavoratori, “rei” di dover obbligatoriamente operare su procedure (quando sono presenti) complesse, con ampi margini di discrezionalità amministrativa, sempre in aggiornamento e con difficoltà di formazione e informazione puntuale e con carichi lavorativi sempre più elevati (basta vedere i dati degli ultimi dieci anni).
Però un chiarimento verso i cittadini deve esserci:
Dovrebbero sapere anche il punto di vista dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate (si chiama empatia), che si trova in condizioni veramente critiche.
Lavoratori che ogni giorni onorano il loro ruolo di funzionari dello stato, che espletano il loro servizio attenendosi scrupolosamente alle norme ed alle direttive emanate dalla dirigenza ed alle circolari esplicative, normative che impongo determinati atti verso i cittadini tutelati anch’essi dalla norma ed hanno tutti gli strumenti giuridici per rivalersi nei confronti dell’Agenzia e non del singolo lavoratore.
Tutto quello che viene evidenziato nei servizi sono eventuali errori non certo imputabili ai singoli lavoratori che sono tenuti ad applicare norme emanate dalla politica (la stessa politica che criminalizza i lavoratori così da scaricare le colpe su altri e “garantirsi” così il proprio bacino elettorale) e a seguire procedure (ripetiamo quando ci sono e quando sono chiare).
Speriamo, quindi, che gli stessi vertici dell’Agenzia delle Entrate prendano posizione nei confronti di queste trasmissioni che non fanno altro che alimentare astio, ostilità dei cittadini soprattutto verso i lavoratori.
Cavalcando incredibilmente il pensiero politico (quando mai Striscia?) che schizofrenicamente è difforme rispetto le nuove direttive della stessa Agenzia che chiede a tutti i lavoratori sempre più sforzi con tempistiche delle lavorazioni sempre più strette mentre parla poi di “compliance”, di essere quindi più dialoganti con i cittadini sempre più sfibrati dalla situazione economica e politica Italiana.
Così sarà sempre più difficile attuare un fisco equo, resterà complicato arrivare ad un “cambio verso” se resta in piedi un attacco mediatico che è solo un’indecente “operazione psicologica nei conflitti asimmetrici”.
Roma, 12 maggio 2017
                                                                                                              Il Coordinamento Nazionale
                                                                                                                       Renato Cavallaro
                                                                                                                        Stefano Ferrari
                                                                                                                         Cristian Spera

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