Ill.mo Sig. Presidente, lo scrivente, nella qualità,  premette che la situazione in cui versano  le Corti d’appello, i Tribunali e le Procure della Calabria, oltre all’annosa carenza di Magistrati registra una pericolosa insufficienza di personale amministrativo, che con notevole continuità il Ministro Orlando, intervenendo in Calabria, aveva sempre promesso di avviare a soluzione, sta di fatto però, che il “Sistema Giustizia”, in questa Regione, pur potendo usufruire di più di 1000 unità operative, già tirocinanti per congrui periodi d’intesa formazione – dopo un regolare bando e l’altrettanto rispettoso Decreto – in linea con le direttive Ministeriali - decreto regionale con scadenza 20 aprile 2016, registra una vera e propria inversione operativa da parte del Ministro, consistente nel ridimensionamento delle 1000 unità originarie ad appena 650, con il contestuale ed improprio ridimensionamento da 24 a 12 mesi di prestazioni operative.

   Questa situazione Sig. Presidente non può essere tollerata soltanto se si pensa che, oltre al danno morale ed economico di ben 350 famiglie potenziali escluse dall’aspettativa di lavoro, con questi ridimensionamenti si rischia di consegna alla dilagante malavita radicata nella Regione ed in tutto il mondo, l’opportunità di prescrizioni di reati a danno della stessa immagine della Magistratura; e ciò,  dal momento che, alla cancellazione di numerosi  baluardi della  Giustizia si aggiunge anche la concreta ipotesi, con lo svuotamento degli organici negli Uffici sopravvissuti, che lo Stato arretri dinanzi ai veementi attacchi, sempre più incisivi e dilaganti  delle varie mafie che stanno strangolando l’Italia e la Calabria.

   Un autorevole intervento del Capo dello Stato e dello stesso CSM si rendono  indispensabili per imporre un inversione di marcia rispetto a questi ampi tagli che si vogliono operare, garantendo – in contro tendenza con la Politica  -  il ripristino del ruolo della Giustizia finalmente celere nella propria operatività.

    In tale quadro,appare utile considerare che l’utilizzazione dei 1000 Lavoratori in attesa di chiamata,  attraverso  la consolidata esperienza personale potranno   contribuire in maniera determinante   alla riconquista della serenità dei Cittadini Calabresi, ormai stanchi e delusi dell’attuale avanzamento, in forma dilagante delle attività  criminogene, mentre lo  Stato, per come quotidianamente i mass-media divulgano, fa percepire un arretramento pericolosissimo  di fronte alle Organizzazioni malavitose.

    Comprenderà l’Ill.mo Sig. Presidente della Repubblica che spiace dover rilevare che, con il precedente Governo e con quello corrente, stranamente le promesse di miglioramento della Giustizia in Calabria vengono praticate in occasioni elettorali per poi essere puntualmente cancellate.

  L’aspettativa di concreta applicazione del decreto sopra richiamato è praticabile in quanto l’accreditamento di ben tredici milioni di euro è pienamente disponibile e, di conseguenza apparirebbe strumentale il ridimensionamento delle unità lavorative  causato da inaccettabili motivazioni di Palazzo.

   Questa Organizzazione fortemente rappresentativa e di maggioranza nella P.A. Calabrese,  esprime fiducia in un autorevole intervento del Presidente Mattarella – e, quindi, dello stesso Ministro -  affinché con l’assunzione dei citati 1000 aspiranti si possa consolidare il bisogno di giustizia  e il rafforzamento dei Poteri dello Stato, evitando che queste necessità  possano costituire facili argomenti di  ulteriori  speculazioni da parte  di forze politiche antagoniste  al solo fine di sollevare i soliti polveroni, di interesse elettoralistico che, invece di favorire la crescita equa e civile di un Paese unito da anni, hanno affossato sempre maggiormente il miglior funzionamento della Giustizia . Firmato il Presidente Regionale Uilpa Vincenzo Cantafio.