Proclamazione dello stato di agitazione  da CGIL, CISl, UIL e dalla RSU.

Questa è la nota inviata al Prefetto, ai Vertici del Ministero del Lavoro e alla Deputazione interessata.

Le scriventi OO.SS. unitamente alla RSU, su mandato delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ispettorato del lavoro di Crotone, riuniti nelle assemblee svoltesi in data 08/05/2019 proclamano lo stato di agitazione del personale ed evidenziano quanto segue:

A causa del grave disagio che da più tempo si trovano a fronteggiare nel quotidiano svolgimento dell’attività, per evidente e paradossale carenza di organico, ormai da tempo rappresentata agli Organi di competenza e al locale Prefetto, i dipendenti e i responsabili dei processi si sono all’unanimità rifiutati di firmare i piani individuali di lavoro, in quanto sono costretti a sostenere un carico di lavoro inidoneo alle ragionevoli umane possibilità.

Questo stato di estremo disagio si ripercuote inevitabilmente sull’utenza e soprattutto sui lavoratori, in quanto l’ufficio di Crotone non è più in grado di soddisfare adeguatamente le esigenze connesse soprattutto alle richieste di intervento presentate dagli stessi o dalle organizzazioni sindacali,  né è più in grado di realizzare gli interventi di vigilanza di iniziativa, nella misura minima necessaria a mantenere un accettabile presidio di legalità sul mondo imprenditoriale.

Le conseguenze di questa situazione “fuori controllo”, generata dalla riduzione di personale e di cui l’Amministrazione è a conoscenza da tempo, sono ormai diventate ingestibili. Tale situazione è stata portata in evidenza di recente sia dal precedente Prefetto di Crotone, Dott.ssa Cosima Di Stani, con nota del 28/11/2018 spedita al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Interno, e sia  nella corso della riunione di giorno 20 Dicembre 2018, tenutasi presso il Ministero del Lavoro, a cui hanno partecipato le OO.SS. nazionali di categoria di CGIL, CSIL e UIL, i vertici dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e componenti dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro del Lavoro.

Su una pianta organica attuale di 20 persone, l’ufficio di fatto conta attualmente di n. 16 unità, di cui solo n. 2 ispettori adibiti al 100% ad attività di vigilanza (n. 1 ispettore tecnico, n. 1 ispettore ordinario). Risulta difficile garantire anche il servizio di ispettore di turno, per la presenza di pochi ispettori in organico, necessario per raccogliere le denunce spontanee dei lavoratori e fornire informazioni ed orientamento in materia di lavoro.

Le soluzioni adottate dalla Direzione Centrale, a seguito della riunione tenutasi presso l’ufficio di Gabinetto del Ministero del Lavoro del 20/12/2018, non si sono rivelate idonee a garantire la funzionalità quotidiana e l’efficienza dell’Ufficio, anzi si deve purtroppo constatare che la situazione dell’ITL di CROTONE è ulteriormente peggiorata in termini di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.

Nonostante le richieste e le soluzioni proposte dalle scriventi OO.SS., l’Amministrazione ha pensato bene di risolvere il problema crotonese, inviando in missione ispettori una tantum per svolgere attività di iniziativa e adottando il provvedimento di stabilizzazione di n. 5 distacchi di personale ispettivo, con ciò impedendo qualsiasi possibilità di reintegro di questi 5 ispettori in organico presso l’ITL di Crotone e quindi aggravando ancora di più la carenza di personale.

Inoltre, per quel che concerne le unità amministrative, a fronte di n. 2 pensionamenti avvenuti nel 2018, solo n. 1 ha preso servizio a seguito di comando, e tra l’altro non è stata presa in considerazione neppure la circostanza che altri n.3 pensionamenti si realizzeranno a partire dal mese di Ottobre 2019 e che ciò determinerà conseguentemente uno stato di paralisi anche dell’area amministrativa dell’ufficio (servizio URP, conciliazioni, autorizzazioni, rilascio e rinnovo attestati vari, inchieste amministrative infortuni, gestione appalti interni, contabilità, ecc..).

È evidente che un ufficio così impoverito e svuotato, non può risollevarsi attraverso l’invio una tantum di personale ispettivo in missione per il compimento di attività di vigilanza, ma necessità di avere personale ispettivo e amministrativo che presta servizio in pianta STABILE o quanto meno con modalità continue e costanti, al fine di consentire la gestione delle attività quotidiane in modo sufficientemente adeguato alle esigenze del territorio e dei lavoratori (richieste di intervento, conciliazioni monocratiche, servizio URP efficiente, organizzazione in autonomia di servizi ispettivi, ecc…)

Occorre sottolineare ancora una volta che i quotidiani e i telegiornali hanno pubblicizzato la provincia di CROTONE con un dato sconcertante, e cioè che questa provincia è al primo posto per vittime sul lavoro.  Un primato di cui non si deve certo andare orgogliosi ma che fa riflettere su come lo STATO abbia deciso di abbandonare questo territorio, dimenticandosi di investire in termini di risorse, proprio sugli apparati preposti al controllo, nonostante le tristi vicende che hanno coinvolto la provincia di Crotone nel 2018 (incidente mortale sul lungomare di Crotone- 3 vittime, incidente mortale a Isola di capo Rizzuto presso residenza Marrelli - 4 vittime, tutti nel settore edile dove l’ITL di Crotone ha competenza) e i continui infortuni gravi verificatisi nel 2019.

Infine, occorre sempre ricordare che il territorio di Crotone è anche conosciuto alla cronaca per il suo elevato tasso di criminalità organizzata e malaffare (ricordiamo le recenti operazioni contro la ‘ndrangheta che hanno interessato anche il mondo imprenditoriale quali  “Aemilia”, “Stige”, “Six Town, “Jonny”, ecc.) , ed è un territorio ove risulta un’elevata percentuale di lavoro nero oltre che di richieste di Reddito di Cittadinanza (RdC), che imporrebbero per logica un controllo più efficace e consistente.

Con riferimento al Reddito di Cittadinanza (RdC) ancora una volta la Provincia di Crotone si posiziona al primo posto, facendo riferimento al numero relativo di domande presentate rispetto alla popolazione presente, che meriterebbero specifiche iniziative ispettive volte a verificare l’esistenza e il mantenimento dei requisiti per accedere al Reddito, con particolare attenzione proprio ai lavoratori in nero.

Oltre ai primati sul maggior numero di morti sul lavoro e sul maggior numero di domande presentate per il Reddito di Cittadinanza (RdC), la provincia di Crotone paradossalmente si distingue per un altro primato quello di avere l’Ispettorato territoriale del lavoro con il minor numero di dipendenti e di ispettori in servizio; dato sconcertante e paradossale per l’ufficio deputato ad effettuare controlli e a garantire il rispetto delle norme in materia lavorativa.

Sembrerebbe – incomprensibilmente - che i vertici non tengano conto di nessuna di queste situazioni oggettive, nonostante siano state rese pubbliche.

Per quanto sopra esposto le scriventi OOSS unitamente alla RSU si riservano di promuovere tutte le azioni e le iniziative sindacali necessarie al ripristino di corrette relazioni sindacali e alla risoluzione dei problemi, nell’interesse della tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ITL di Crotone e chiedono a S.E. il Prefetto, ai sensi della normativa vigente, l’attivazione della procedura preventiva di raffreddamento dei conflitti e conciliazione, comunicando sin d’ora che verranno coinvolti gli organi di stampa locale e nazionale.

Nel caso in cui con tali procedure non si troveranno delle soluzioni immediate ed efficienti, si provvederà a proclamare lo sciopero.